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I Migliori Anfibi Militari Come Sceglierli?

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Anfibi militariGli anfibi militari sono un articolo di abbigliamento che ha un uso sia estetico che funzionale.

Nati per essere utilizzati da soldati che si trovavano a muoversi su terreni spesso impraticabili, questo tipo di scarpe si è presto diffuso anche tra i civili, che ne apprezzano la robustezza e l’uso, adatto a tantissime occasioni.

C’è poi anche chi ha portato questo genere di prodotto anche nella vita di tutti i giorni, andando ad inserirlo tra i capi adatti per la creazione di un look casual. Sono un capo di abbigliamento adatto sia a uomini che a donne.

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Come scegliere un paio di anfibi militari

La scelta del modello giusto di scarpe militari richiede un po’ di attenzione.

Per prima cosa è fondamentale andare a scegliere la misura giusta, ma anche i materiali sono importanti.

Infatti un paio di scarponi militari realizzati con ottimi materiali e con una suola antiscivolo, ti permetteranno di utilizzarli con il massimo del confort.

Ti ricordo che ne esistono anche delle versioni estive, tra cui poter scegliere.

Materiale

Per la realizzazione degli anfibi da uomo e da donna si possono utilizzare vari tipi di materiali.

I più diffusi sono la pelle ed il gore-tex. La prima è il materiale più classico, quello che veniva utilizzato già molti anni fa.

Tra i vantaggi che offre ci sono un grande confort, perché la pelle si va ad adattare alla conformazione del piede e ha una resistenza estrema nel tempo. Tra gli aspetti negativi c’è però la necessità di doverla trattare frequentemente con prodotti che vadano a renderla resistente all’acqua.

Il gore-tex è invece un materiale resistente, leggero e impermeabile che però non permette la corretta traspirazione della pelle. Gli anfibi così realizzati sono adatti quindi a molti tipi di utilizzo, anche se però il tuo piede andrà a riscaldarsi quando andrai ad indossarli.

Se questi ultimi sono le versioni più tecniche, i modelli realizzati in pelle si adattano anche ad un look sportivo e casual.

Tipi di anfibi

Le tipologie di anfibi sono principalmente tre, che si articolano in base al loro taglio ed al materiale usato per realizzarli.

Si parla di anfibi di tipo militare deserto, giungla, parata.

Deserto – I primi sono quelli che utilizzano i militari nelle missioni che vengono compiute nel deserto. Hanno la colorazione sabbia marrone chiaro che consentono di mimetizzarsi nella sabbia. Hanno un’allacciatura ben salda all’altezza della caviglia e sono creati con materiali che permettano al piede di respirare. Sono molto robusti, per poter essere trasportati anche legati al di fuori dello zaino, senza correre il rischio che si vadano a rovinare.

Giungla – La versione jungle si caratterizza per una suola alta, con un buon grip, per permettere il massimo dell’aderenza anche su terreni dissestati. Anche in questo caso il loro colore è mimetico, adatto a diversi tipi di ambientazione.

Parata – Gli anfibi parade sono invece quelli più “eleganti”, realizzati in pelle nera e vanno intese più come scarpe da lavoro che come stivali da guerra.

Misura

La taglia è il punto di partenza da valutare quando si va a scegliere un qualsiasi tipo di calzatura, quindi anche per gli anfibi.

Nel caso che tu sia in dubbio su quale misura scegliere, ti consiglio di optare per un modello che sia grande mezzo numero in più rispetto alla taglia che porti di solito, per permetterti di indossare il calzettone adatto senza rischiare che questo vada a darti fastidio. Inoltre, specie durante i primi utilizzi, le calzature saranno un po’ rigide e se dovessero stringerti troppo potrebbero portare al formarsi di vesciche sui tuoi piedi.

Suola

Una buona suola, che ti permetta un’ottima aderenza con il terreno è la scelta migliore da fare.

Queste sono realizzate in gomma, ma ne esistono anche delle versioni dove viene aggiunto del carbonio, per andare ad aumentarne la rigidità. Quelle migliori restano quelle che sono capaci di resistere agli attacchi di sostanze industriali e che non ti faranno scivolare se entrerai in contatto con dell’olio. Una buona suola deve inoltre garantire un buon grip, quando ti troverai a muoverti su discese ripide o terreni paludosi. Aggiungendo a tutte queste caratteristiche un peso ridotto riuscirai ad avere a disposizione una suola top.

Prezzo

Il prezzo di un paio di anfibi militari varierà in base a molti fattori, non da ultimo quello legato alla casa produttrice.

Ne troverai in commercio da molte fasce di prezzo, più o meno belli e più o meno tecnici. Nel caso tu sia alla ricerca di un prodotto di qualità, che utilizzerai spesso, ti consiglio di non andare ad acquistarne una versione economica, che di certo mancherà di qualcosa.

Anfibi estivi

Gli anfibi non vengono utilizzati soltanto in climi freddi e umidi.

Spesso infatti i militari ne fanno uso nel deserto, quando è fondamentale riuscire a mantenere la temperatura del piede nelle giuste temperature. Questi modelli infatti si caratterizzano proprio per la presenza di un particolare sistema di ventilazione che permette al sudore di evaporare velocemente ed evitandone così dei ristagni. Ce ne sono anche di modelli che utilizzano particolari stoffe che evitano il cattivo odore e la formazione di funghi.

Anfibi donna

Anche se si chiamano anfibi e la loro forma è quella di questo tipo di calzatura, quando si parla di anfibi da donna in realtà ci si riferisce a prodotti che hanno una funzione ben diversa.

Gli anfibi da donna vengono infatti utilizzati per un fattore legato alla moda. In commercio ce ne sono di classici, ma anche di colorati con le tendenze di moda del momento o con inserti di pelliccia, per farli diventare ancora più trendy.

Anfibi paracadutisti

Tra gli anfibi militari ne esiste un modello particolare, che si adatta alle specifiche esigenze dei paracadutisti.

Questi sono nati nel 1940, con il nome di Corcorans, quando l’esercito statunitense creò appositamente questi stivali da salto.

La loro caratteristica principale è l’altezza, che va a fasciare la caviglia con una struttura rinforzata, andando così ad evitare che si possano verificare delle lesioni. I loro occhielli sono presenti in un numero variabile tra 11 e 13 ed hanno suole e tacchi appositamente studiati per il loro scopo.

Perché usare un paio di anfibi militari?

I motivi per cui indossare un paio di anfibi sono molti e tutti quanti validi.

Nati come capo di abbigliamento per l’esercito gli anfibi ben presto sono diventati un capo di abbigliamento ricercato anche dai civili, per la loro resistenza, il loro comfort, il loro stile e la sicurezza che offrono in alcune situazioni.

Sono infatti scarpe comode, soprattutto quelle realizzate in gore-tex, e che sono adatte con ogni tipo di clima.

Una volta acquistate resistono per anni, basteranno infatti poche cure per la loro “manutenzione”.

Chi acquista degli anfibi è però quasi sempre alla ricerca di un prodotto che garantisca sicurezza; molti modelli presentano, all’altezza delle dita, delle placche di metallo, utili soprattutto a chi lavora con oggetti pesanti.

Anche se ci sono periodi in cui sono più di moda e altri meno, gli anfibi sono da considerarsi della calzature dal gusto intramontabile.

Ultimo motivo per cui acquistare un tipo di anfibi, ma non ultimo in fatto di importanza, è il loro prezzo. Infatti a meno che tu non sia alla ricerca di un tipo particolare, gli anfibi hanno un ottimo rapporto qualità prezzo. Che ne dici vale la pena acquistarne un paio?

Conclusione

Che dire di più su di un prodotto come gli anfibi militari?

Si tratta di calzature resistenti, perfette per chi lavora e per chi si trova a muoversi su terreni particolari, realizzate con materiali di qualità e che in più sono anche alla moda.

Coltello Machete Guida alla Scelta del Migliore

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coltello macheteIl machete è una tipologia di coltello particolare e che si presta ad un gran numero di utilizzi.

Infatti in coltello machete può essere utilizzato per aprire noci di cocco, per andare a staccare le banane dagli alberi, ma anche come arma da difesa contro animali pericolosi.

È il coltello che meglio si presta alle situazioni di emergenza per la sua versatilità e potenza, anche se però le sue dimensioni non ne fanno un prodotto che si possa definire come comodo da trasportare.

Se sei alla ricerca di un prodotto di questo tipo è però importante che tu vada a conoscerlo meglio, per acquistare il prodotto più giusto per te.

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Gli utilizzi del coltello machete

Per conoscere in modo approfondito il machete è necessario andare a capire quelli che sono i campi per il quale può essere utilizzato.

Si va infatti dall’agricoltura, passando per il campeggio ed arrivando fino alla preparazione del cibo ed alla difesa personale. Vediamo meglio nel dettaglio di che cosa si tratta.

  • L’uso del machete in agricoltura è legato soprattutto alle operazioni di raccolto dove viene utilizzato per raccogliere il mais, il grano saraceno, l’avena, il miglio e la canna da zucchero, solo per elencare i più diffusi. Questa applicazione è dovuta alle potenzialità della lama del machete, che è molto tagliente
  • Per chi pratica il campeggio, usare il machete sarà utile per la preparazione e la raccolta della legna per il fuoco
  • Il machete è lo strumento migliore da usare per farsi strada tra la vegetazione, quando è impossibile usare sentieri battuti
  • Preparare il cibo, tagliando la carne o aprendo noci di cocco, è un altro impiego che potrai fare del coltello machete
  • L’autodifesa è l’uso più antico che è stato fatto di questo tipo particolare di coltello. Infatti maneggiandolo ti accorgerai come sia facile da utilizzare e come sia leggero, quindi perfetto per i combattimenti corpo a corpo, anche contro animali feroci
  • Un uso del machete che non ci si aspetta è quello a protezione dagli incendi. Infatti si tratta dello strumento con cui riuscirai ad eliminare in modo veloce gli arbusti secchi, la principale fonte che porta al propagarsi delle fiamme.

Caratteristiche del machete

Il coltello machete migliore è quello che ha in se alcune caratteristiche ben precise.

Un buon materiale utilizzato per la realizzazione della sua lama e del manico ed un design che si adatti a molti scopi, sono gli aspetti principali che dovrai valutare.

Lunghezza della lama

La lunghezza media di un buon machete è di 18 pollici, corrispondenti a 45 cm circa.

Nella scelta del modello giusto per te valuta questi due aspetti: una versione più corta sarà più facile da utilizzare, ma di contro sarà una più lunga quella che ti permetterà di lavorare più velocemente, eliminando più rami con un solo colpo.

Materiale della lama

Un buon coltello deve avere una lama realizzata con materiali di qualità.

I più diffusi sono l’acciaio ed il carbonio.

Acciaio

Si tratta del materiale che non è il più economico, ma che si presenta come quello adatto alla realizzazione di prodotto molto efficace.

Le lame realizzate in acciaio hanno un alta resistenza alla ruggine, ma le versioni in acciaio inossidabile non sono così robuste come quelle dove è presente anche del carbonio.

Carbonio

Una versione più a buon mercato e adatta ad una vasta gamma di scopi, sono i machete con lama in acciaio e carbonio.

Questa è infatti molto resistente e si presta bene ad essere utilizzata nel campo agricolo, per la durezza della sua lama, ma di contro non ha un’alta resistenza alla formazione della ruggine.

Codolo

Il codolo è il punto dove la lama ed il manico del coltello machete si uniscono tra di loro.

Nella scelta del tuo coltello opta per un modello dove questo presenti una linguetta completa, perché in questo modo avrai un prodotto più saldo, che ti permetterà di forzare senza rischiare che il machete si spezzi.

Stile della lama

Non esiste una sola tipologia di lama per i machete, ma al contrario ce ne sono di svariate, ognuna della quali si presta meglio per alcune attività e meno per altre.

Nella scelta quindi parti sempre calcolando quello che è l’uso che avrai intenzione di fare del coltello.

Materiale del manico

Come per la lama, anche per il manico di questa tipologia di coltello, che sono i machete, si possono andare ad utilizzare diversi materiali.

Uno è il legno, che però, anche se bello e fresco al tatto, ha in se alcuni punti negativi, primo tra tutto il fatto che si va a rovinare velocemente, specialmente se esposto all’acqua o all’umidità.

Ci sono poi la plastica o i polimeri, economici entrambi e che hanno bisogno di poca manutenzione, ma che possono diventare scivolosi ed andare ad ostacolare la presa.

La soluzione migliore resta infatti quella della gomma, rivestita di strati di vari materiali, come la fibra di vetro, che permetterà anche di andare ad attutire i colpi, riducendone in modo drastico le vibrazioni. Unico difetto che potrebbero avere è che, alla lunga, rischiano di diventare meno aderenti.

Stile di manico

Il design del manico deve essere scelto in base a quella che è la migliore aderenza della mano possibile.

Nella scelta del giusto modello ricordati, per prima cosa, di partire da quelle che sono le dimensioni delle tue mani e quale tipo di manico riusciranno ad impugnare nel modo più confortevole.

È infatti importante che questo vada a proteggerle da possibili contatti con la lama, impedendo quindi alle tue mani di scivolare lungo la sua superficie. La presenza di un foro ti permetterà di inserire un laccetto, che ti aiuterà a portare il machete al polso o ad appenderlo.

Fodero

I machete non sono coltelli a serramanico e necessitano di un fodero dove andare a riporli.

Questo è infatti indispensabile per tutelare lo stato della lama. Se hai intenzione di portare con te il machete in un luogo umido ti consiglio di sceglierne una versione realizzata in materiale sintetico.

Prezzo

Una volta capito quello che è il tipo di machete che fa per te è arrivato il momento di capire il costo di un prodotto di questo tipo.

Ce ne sono di economici, sui 20 euro e poi si sale, in base a quelle che sono le caratteristiche tecniche del prodotto in questione.

Tipi di machete

È arrivato in momento di andare ad analizzare quelle che sono le varie tipologie di coltello machete in circolazione.

Bolo, Parang, Golok, Barong, Panga e Kukri, oltre che la versione classica, sono le principali tipologie di coltello machete che troverai in commercio.

Kukri machete

Si tratta di una tipologia di machete che ha origini nepalesi e che si è poi diffusa in tutto il mondo.

Si caratterizza per una lama dalla forma molto ricurva, che culmina con una punta acuminata. È un modello che si presta bene sia per operazioni quali la tritatura, ma anche per forare. In Nepal veniva usato anche per la scuoiatura, per realizzare costruzioni, ma anche per la difesa personale. La lunghezza della sua lama di solito è intorno ai 16 pollici.

Bolo machete

Una versione di coltello machete molto conosciuta è quella Bolo.

Nativa dell’Indonesia, questa tipologia di machete ha una vasta diffusione sia a Cuba che negli Stati Uniti. La sua forma allungata si presta in modo ottimale per la tritatura. Il machete Bolo si diversifica poi in un gran numero di sottocategorie, come l’Haras ed il Garab. Trova un ampio impiego tra chi pratica il campeggio e chi ama la vita a contatto con la natura, che lo utilizza anche per aprire le noci di cocco.

Parang

Tra le tipologie più grandi di machete c’è il Parang.

Si tratta di un coltello la cui dimensione può arrivare a 24 pollici (60 cm circa), calcolando soltanto la lama. Ha un’origine che viene dal sud-est asiatico. La sua forma è molto arcuata ed arriva a creare, sulla sua lunghezza, ben 3 spigoli. Viene utilizzato sia per la tritatura, che per la scuoiatura e per tagliuzzare, anche se, nei sui luoghi di origine, viene utilizzato principalmente per la creazione di mobili.

Golok

Dall’Indonesia viene questa variante di machete, che prende il nome di Golok.

Di solito il suo utilizzo è interscambiabile con quello del Parang, del quale sono però la versione più corta, anche se più pesante. Nel loro paese di origine vengono considerati un simbolo di mascolinità. Il suo uso è legato soprattutto al taglio della vegetazione e dei rami secchi, oltre che per scopi legati alla difesa personale. Si tratta di coltelli massicci.

Barong

Totalmente diverso rispetto alla quella che è forma classica del machete è il coltello conosciuto come Barong.

La sua lama ha una forma a foglia e rientra tra quelle più grandi e pesanti tra i vari coltelli di origine filippina. Il loro scopo principale è legato alla pratica del combattimento e delle arti marziali, ma non se ne escludono anche usi classici, come il taglio di arbusti o lavori di precisione, utilizzando la loro punta molto penetrante ed affilata.

Panga

I machete non sono soltanto originari dell’Indonesia, ma ne esiste anche una variante africana.

Come forma ricorda quella del Bolo, ma la sua punta è più larga, come lo è anche la restante parte della lama. Il suo utilizzo principale è legato all’affettare ed al triturare, ma anche al taglio di legno e vegetazione. La sua punta inoltre gli permette di andare a praticare fori molto precisi. Di solito non sono prodotti dal costo eccessivo.

Machete tradizionale

Il machete tradizionale non è nient’altro che la versione conosciuta anche come latina, machete da cespuglio o machete Collins, dal nome di uno dei primi produttori di questo genere di oggetti.

La sua lama è dritta e presenta una curvatura, che non è mai eccessiva, solo nella sua parte finale. Proprio questa sua forma lo rende un prodotto che si adatta ad una grande quantità di usi. In commercio si trovano con lame di varia lunghezza. Una delle loro caratteristiche più apprezzate, oltre che la versatilità, è che scivolano facilmente dentro il loro fodero.

Tapanga machete

Questo modello di machete si presenta con una forma diversa e con una lama che, al contrario delle altre varianti è smussata.

È una variante molto popolare e diffusa in Africa e nei Caraibi. La sua punta è particolare e ricorda molto quella di uno scalpello. Di solito sulla sua lama sono presenti tre scanalature, che hanno il compito di garantirgli un miglior equilibrio. È l’ideale per tagliare i rami.

Bowie machete

Molto moderna e fuori dal comune è questa variante di machete, che ha origini americane.

Si tratta di un mix tra un coltello Bowie e un machete, che in pratica si presenta esattamente come la lama del primo, ma con una misura maggiore, che tocca i 10 pollici. La lama ha un design clip point, che ne fa un oggetto con alte capacità di taglio. Questa tipologia di prodotto è apprezzata particolarmente dai campeggiatori.

Da dove viene il suo nome?

Le origini del nome del coltello machete sono piuttosto nebulose.

Apparentemente sembra che il suo nome venga dall’unione della parola macho alla quale è stato aggiunto il suffisso diminutivo –ete. In spagnolo la parola macho ha vari significati, dove i più comuni sono maschio, coraggioso, ma anche martello (macho inteso come variante di mazo). In pratica potrebbe indicare un piccolo martello, anche se sono soltanto ipotesi.

Il Miglior Coltello Multiuso: Come Sceglierlo?

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coltello multiusoIl coltello multiuso, conosciuto anche con il nome di coltellino svizzero, è un prodotto molto versatile.

È infatti un tipo di prodotto che permette di avere, tutto in uno, più di un utensile. Hanno dimensioni ridotte e per questo possono essere posizionati in borsa o in tasca con un ingombro molto ridotto.

Victorinox è il marchio che richiama subito alla mente il coltellino multiuso per eccellenza, anche se oramai questo modello di coltello è prodotto da numerose case produttrici.

In commercio troverai infatti tante varianti di coltello tra cui poter andare a scegliere quello che meglio ricopre i tuoi gusti e le tue necessità.

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Come scegliere un coltello multiuso?

Per scegliere il miglior coltello multiuso in commercio, ci sono degli aspetti a cui è necessario prestare il massino dell’attenzione.

Parti pensando a quello che è l’uso che andrai a farne, infatti se l’uso sarà quotidiano oppure saltuario ti occorreranno due diversi tipo di prodotto.

Vai poi a valutarne alcune caratteristiche, come il peso, le dimensioni, ma anche la qualità e il materiale utilizzato per la sua creazione.

Prestando attenzione a questi aspetti potrai andare ad acquistare un coltellino, della cui scelta non dovrai mai andare a pentirti.

Tipo di utilizzo

I coltellini multiuso possono essere utilizzati nello svolgimento di un gran numero di attività.

Sceglierne uno che si adatti a quello che è il campo dove ne avrai bisogno è il punto basilare da cui partire.

Ad esempio, nel caso in cui tu sia un amante del campeggio, delle gite e delle vacanze in camper la scelta migliore sarà un coltellino che abbia al suo interno un buon numero di accessori. Un cacciatore od un escursionista avranno invece delle esigenze diverse.

Infatti una lama più grande e una struttura più robusta ti permetteranno una maggiore sicurezza durante l’uso. Di solito questa tipologia di prodotti ha due lame, una di dimensioni più grandi ed una seconda dalla misura più ridotta.

Tra i coltellini di questo tipo ce ne sono anche delle varianti adatte a chi vorrà utilizzarle come coltelli da sopravvivenza.

Queste presenteranno accessori come lenti di ingrandimento, lame varie e apriscatole. Per un utilizzo più classico potrai optare, al momento della scelta, su di un prodotto dove siano presenti lime per unghie, forbici o cavatappi.

Ognuno dei modelli di coltello di cui ti ho appena parlato è affidabile, quindi scegli tranquillamente quello che meglio si presta per soddisfare le tue necessità.

Peso

I coltellini multiuso che meglio si adattano a tutte le tipologie di utenti sono quelli che hanno un peso ridotto.

Questo però deve andare di pari passo con le attività che ti permetteranno di svolgere i suoi accessori. Infatti sarà inutile che tu vada a dotarti di un coltellino leggero, che quasi non ti accorgerai di avere in tasca, se poi questo non ti permetterà di utilizzarlo per nessun tipo di attività.

Dai uno sguardo in commercio e cerca il modello dove questi due aspetti si fondano tra di loro nel modo che per te risulta essere più conveniente.

Dimensione

I coltellini svizzeri migliori sono quelli che hanno dimensione e peso ridotti.

Tieni conto che si tratta di oggetti che di solito terrai in tasca e quindi se le loro dimensioni dovessero essere troppo grandi ti creerebbero non pochi problemi. Le marche migliori sono quelle che riescono a unire, in uno stesso coltello, diverse tipologie di accessori in spazi piuttosto contenuti.

Ti ricordo però che ce ne saranno alcuni che saranno del tutto incompatibili con coltellini dalle dimensioni ridotte. Il coltellino ideale dovrebbe avere quindi tutti gli accessori necessari per situazioni di emergenza e sopravvivenza, ma in spazi ridotti al minimo.

Materiale

Un coltello multiuso deve essere realizzato sempre utilizzando materiali di qualità.

Il coltellino svizzero Victorinox ha accessori realizzati in acciaio inossidabile, mentre le altre parti del prodotto sono fatte utilizzando plastica dura e alluminio. Quasi sempre si tratta di materiali che non richiedono nessun tipo particolare di manutenzione.

Prezzo e qualità

Non credere che acquistare un coltellino svizzero Victorinox o uno della Wenger, due tra i marchi più affidabili, sia economico.

La qualità infatti non è a buon mercato, per quanto riguarda questa tipologia di oggetti, a causa del fatto che sono i materiali che giocano un ruolo chiave per la loro buona riuscita durante l’utilizzo. Ci sono infatti alcuni coltellini che sono garantiti a vita.

Personalmente ti consiglio di non fare economia, ma di badare di più al valore dell’oggetto e quindi di andare a dotarti di un coltello di alta qualità.

Gli strumenti essenziali del coltello multiuso

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Quando ti avvicinerai ad un prodotto di questo tipo, noterai subito che i suoi strumenti sono davvero molti e molto diversi.

Ce ne sono però alcuni che sono da considerare essenziali. Andiamo a conoscerli insieme.

  1. Il coltello. Questo è l’elemento che non deve mai mancare in questa tipologia di oggetti. Di solito in ogni coltellino multiuso ce n’è almeno uno. Queste lame devono essere in grado di tagliare sia la carne, ma anche le corde e meglio ancora, anche le lattine. Per questo motivo di solito hanno un bordo liscio ed un altro seghettato. La lunghezza della loro lama varia in base a quella del coltello stesso.
  2. La limetta. Questo accessorio è presente in quasi tutte le tipologie di coltellino multiuso. Oltre che essere utilizzato per la limatura delle unghie è utile anche per poter andare a lisciare i bordi del metallo e del legno. Associandolo infatti al coltello permetterà di andare a praticare tagli netti, eliminando tutte le schegge dai bordi, che potrebbero essere causa di ferite.
  3. Le forbici. Anche se di dimensioni piuttosto ridotte, la presenza di forbici ti sarà utile per poter tagliare corde, fili o spago. Nei coltelli Victorinox ci sono praticamente sempre e la loro presenza ti sarà utile anche in situazioni di emergenza.
  4. Le pinzette. Ecco qua l’accessorio che non ti immagineresti mai di trovare in un coltello di questo tipo e soprattutto di trovarlo in uno spazio così ridotto. Se ti stai chiedendo a che cosa ti serviranno, la risposta è che le userai per vari scopi. Prima tra tutti l’estrazione di spine e schegge, situazione questa frequente per chi fa vita all’aria aperta, ma anche per andare a fare lavori di precisione e per raccogliere oggetti minuscoli, impossibili da prendere con le mani. Insomma un optional che davvero farà la differenza

Questi sono gli accessori più comuni, quelli che si trovano praticamente in ogni coltellino, ma ce ne sono anche altri che potrai trovare, oppure no. Ecco un elenco:

Strumenti principali del coltello multiuso:

  • lama grande, con impresso sulla lama dei modelli victorinox “victorinox swiss made” per verificare l’autenticità del coltello.
  • lama piccola
  • lima per unghie / pulitore per unghie
  • lima per unghie / lima / sega per metalli
  • sega per legno
  • squamatore / slamatore / righello
  • forbici
  • lama da elettricista/ spellafili
  • lama da potatura
  • spatola farmaceutica
  • pinze / crimpatrice
  • luce a led
  • usb
  • lente di ingrandimento
  • cacciavite a stella
  • pulisci zoccolo
  • shackle opener
  • apriscatole
  • apribottiglie

 

Strumenti più piccoli:

  • portachiavi
  • alesatore
  • gancio multiuso
  • cacciavite piatto
  • scalpello
  • mini cacciavite
  • pinzetta
  • stuzzicadenti
  • penna a sfera
  • perno in acciaio
  • sveglia
  • timer
  • altimetro
  • termometro
  • barometro

Nelle versioni che sono più all’avanguardia, tra i modelli della Victorinox, potrai trovare anche dei coltelli multiuso che presentano orologi e addirittura delle porte USB e di altri con delle lampade al LED, queste ultime, utilissime da usare in situazioni di emergenza. Scegli tu, in base a queste informazioni, quali sono gli accessori che vorrai avere nel tuo coltellino.

La storia del coltellino svizzero

la storia del coltellino svizzero

Chissà quante volte ti sarai chiesto come mai questi tipi di coltello multiuso vengono di solito chiamati coltellini svizzeri.

Il suo inventore fu Karl Elsener, che, nella sede della sua ditta a Ibach, in Svizzera creò, nel lontano 1891, un coltello per uso militare. Quando nel 1908 la Victorinox iniziò a lavorare per l’esercito svizzero questo le concesse di utilizzare il suo simboli, ma soltanto sui coltelli multiuso.

Originariamente questo modello di coltello doveva andare a ricoprire due sole funzioni, cioè permettere ai soldati di aprire le latte con il cibo e poterli utilizzare per smontare i fucili. La sua struttura era scura, realizzata in legno di quercia.

La concorrente della Victorinox era la Wenger, i cui prodotti erano bollati come “swiss military” e per questo i suoi coltellini non sono definiti come originali, ma come svizzeri autentici.

Dal 2005 la Vicorinox ha comprato la ditta concorrente, e nel 2013 si sono fuse, facendola diventare l’unica ditta che si occupa di coltelli di tipo multiuso. Una curiosità: il nome di coltellino svizzero fu usato originariamente dalla fanteria americana, durante la seconda Guerra Mondiale, per indicare il termine tedesco Schweizer Offiziersmesse, per loro difficile da pronunciare.

Ormai sono passati molti anni, ma la funzione dei coltelli della Victorinox resta ancora fedele a quella che era la loro funzione originaria, cioè quella di andare ad aiutare, prima i soldati, adesso tutti, nello svolgimento di attività, quando non si hanno a disposizione gli attrezzi appositi.

Conclusioni

Il coltello multiuso è una soluzione per le numerose esigenze che si possono presentare in campeggio o comunque durante le attività all’aria aperta.

In commercio ce ne sono di vario tipo, più o meno accessoriati, tra cui potrai scegliere il modello giusto per te. Ti ricordo però che se vorrai averne con te un modello affidabile e che durerà per molto tempo, sarà necessario spendere qualche soldo in più, ma questa scelta però ti ripagherà abbondantemente.

Il Miglior Coltello da Sopravvivenza: Guida alla Scelta

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coltello da sopravvivenzaSecondo diversi esperti di sopravvivenza provenienti da tutto il mondo, lo strumento da avere nel proprio survival kit è un coltello da sopravvivenza affidabile.

Si può usare come arma per la caccia di prede come strumento per molte altre applicazioni.

Ricordatevi che in momenti molto difficili potrebbe salvarvi la vita!

Un coltello da sopravvivenza può essere utilizzato per diverse funzioni:

  • tagliare il legno
  • costruire un riparo
  • preparare il cibo
  • accendere un fuoco
  • utilizzarlo come martello
  • cacciare o scuoiare animali
  • proteggersi difendersi

E’ necessario che il coltello possa essere utilizzato per tutte le funzioni sopra citate. Il suo uso dipenderà da voi, ma la qualità va cercata attraverso diverse caratteristiche.

Questa guida ha lo scopo di aiutare a identificare quale sia il miglior coltello da sopravvivenza.

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Caratteristiche di un coltello da sopravvivenza

Al pensiero di trovarsi sperduti in una condizione estrema viene alla mente subito come un coltello da sopravvivenza potrebbe essere utile.

Un buon prodotto deve però avere in se delle caratteristiche ben precise, come un buon filo ed un design della lama, un codolo resistente ed una misura non troppo ingombrante.

Codolo

Il codolo del coltello di sopravvivenza è la parte bassa della lama, quella che si stende verso il suo manico.

È importante in quando serve proprio per fissare in modo saldo la lama all’impugnatura del coltello.

Tra le versioni in commercio ce ne sono di molte tipologie, dove le due principali sono quella completa e quella parziale. La prima ha un codolo che si estende per tutta la lunghezza del manico e offre quindi una maggiore stabilità, proprio a causa del fatto che una buona parte dell’acciaio della lama è inserita nel manico.

Purtroppo però questa maggiore resistenza si paga con un coltello che avrà un peso maggiore rispetto ai modelli con codolo parziale. Questi infatti non hanno la stessa lunghezza del manico e quindi sono più leggeri.

In passato erano accusati di avere una minore resistenza, ma adesso, con l’uso delle resine questo problema è stato definitivamente superato. Ciò accade però in circostanze normali, mentre in situazioni estreme restano sempre consigliabili le classiche versioni di coltelli con codolo completo.

Dimensione

Le dimensioni dei coltelli survival di solito variano tra i 5 ed i 12 pollici, corrispondenti a 12,5 cm e 30,5 cm.

Già con una lama dalla lunghezza di 12,5 cm ti sarà possibile tagliare la legna con molta facilità. Se invece ti rivolgerai verso coltelli dalle dimensioni maggiori avrai tra le tue mani dei veri e propri machete, con tutti i loro vantaggi, ma anche con i loro contro, a partire dal fatto che un coltello grande sarà di certo più difficile da maneggiare di uno dalle dimensioni più compatte.

Per fare la scelta migliore è quindi opportuno che tu valuti con attenzione quelle che sono le tue reali necessità e le operazioni per le quali avrai intenzione di utilizzarlo.

Il filo della lama

Anche la scelta della lama giusta necessita di partire da delle analisi tecniche.

Il coltello di sopravvivenza può infatti avere una lama dritta oppure montarne di altre seghettate. La prima sarà semplice da pulire e potrà essere riaffilata con pochi gesti.

Potrai utilizzarla per lavori di vario genere, tra cui tagliare la legna e altre attività che richiedono maggiore attenzione. I coltelli con lama seghettata sono invece più problematici. In condizioni estreme infatti vorrai sempre avere con te un coltello dalla lama tagliente e affilare le lame seghettate è un procedimento difficoltoso, che richiede l’uso di specifici macchinari.

Meglio quindi optare per una lama con filo dritto, che potrai far tornare tagliente anche soltanto utilizzando una pietra.

Dorso della lama

Il dorso della lama si può presentare, nei coltelli da sopravvivenza, in vari modi.

Scegliendone una versione dalla linea piatta potrai usarlo sia come acciarino che per spezzare la legna. Lame dentellate di solito sono sconsigliate.

La scelta migliore poi dipenderà da te e dall’uso che andrai a farne, infatti in commercio potrai trovare anche coltelli a doppia lama, che potrai andare ad utilizzare per combattimenti ravvicinati.

Se però cerchi un classico coltello per la sopravvivenza non ti sarà utile un prodotto che potrà ferire a morte un animale, ma che poi non ti sarà affatto di aiuto per le attività pratiche, come tagliare una corda.

Il design della lama

Caratteristica importante per ogni coltello da sopravvivenza è il design della sua lama.

Questo aspetto infatti andrà ad influenzare quello che sarà il suo utilizzo. Le lame hanno un design che si classifica su 4 diverse tipologie: drop point, spear point, clip point e tanto point.

1.clip point

Questo tipo di lama è quello più adatto per le operazioni di scuoiatura di animali.

La lama si presenta con una forma arcuata, con una punta sottile. Di solito anche la lama posteriore è affilata, per creare un doppio bordo. La punta sottile è utile per praticare fori e per andare a lavorare anche in zone di piccole dimensioni.

2.drop point

Un coltello che monta una lama dal design drop point si caratterizza per una forma curva.

Questa forma, che si snoda dal manico fino alla punta della lama, permette di utilizzare questo coltello per svolgere un gran numero di attività. Questa versatilità ne fa il prodotto che ti consiglio di acquistare come coltello da sopravvivenza. In commercio ne troverai disponibili di molte dimensioni.

3.spear point

Con il termine spear point si intende un design di una lama che si caratterizza per il fatto di essere a doppio taglio.

In passato si utilizzava questo design per realizzare lame da combattimento da montare anche su baionette, spade o pugnali. I coltelli che montano queste lame si presentano come molto taglienti. La lama ha una forma dritta, che si snoda in continuità con il manico sul quale viene montata.

4.tanto point

Il tanto point è un design che si utilizza per produrre lame per coltelli che ha origine in America.

I coltelli che utilizzano una lama di questo design sono dritti e ricordano molto da vicino la struttura delle spade katana e wakizaski, realizzate dagli artigiani giapponesi. La sua forma lo rende adatto per la lavorazione della pelle, infatti vengono utilizzati per lisciare il pellame, per dargli un aspetto più liscio ed uniforme.

Spessore della lama

Scegliere il giusto spessore della lama ti eviterà di portare con te un coltello da sopravvivenza che potrebbe diventare troppo ingombrante.

Lo spessore giusto da scegliere è quello che va dagli 0,17 agli 0,25 pollici, corrispondenti ad un valore dai 4 ai 6 mm circa. E’ quindi meglio non scegliere mai una lama troppo sottile perché questa potrà si essere più leggera e quindi meglio trasportabile e da maneggiare, ma al tempo stesso potrebbe rivelarsi inadatta ad alcuni compiti.

Ti ricordo infatti che in casi estremi dovrai avere a disposizione un prodotto che possa permetterti di utilizzarlo sia per scuoiare animali, che per andare a spezzare rami e vegetazione. Magari con una lama più spessa non otterrai una scuoiatura perfetta al 100%, ma avrai a disposizione un qualcosa che non ti abbandonerà nel momento del bisogno e che non rischierà di deformarsi a causa dell’uso.

Sezione della lama

Il profilo della lama, in un coltello da sopravvivenza, è di varia tipologia.

Le principali sono tipologie sono sei, e sono: hollow grind, flat grind, chisel grind, sabre grind, double o compound brevel e convex grind.

Andiamo a vedere meglio insieme di che cosa si tratta.

1.Hollow Grind

Questa tipologia di profilo della lama si caratterizza per essere considerata una delle più taglienti.

Viene utilizzata soprattutto per realizzare rasoi, ma ha lo svantaggio di richiedere spesso una nuova affilatura. Proprio per questo fatto questa tipologia di bisello (grind) non si trova su coltelli da sopravvivenza. Presenta un cono concavo su entrami i lati della lama, che si snoda verso il suo bordo.

2.Flat Grind

La caratteristica principale di questo tipo di bisello è una rastrematura, che corre su entrambi i lati della lama.

Questo fa assumere alla lama una tipica forma a V. Le lame con flat grind hanno una bassa resistenza al taglio, ma la lama si presenta comunque robusta rispetto alla versione cava. Non è particolarmente agevole da affilare e per questo è un tipo di bisello che si trova utilizzato di rado sulle lame dei coltelli.

3.Sabre Grind

Come aspetto questo bisello ricorda la versione flat grind.

La principale differenza sta però nel fatto che, il restringimento della lama, avviene soltanto verso la sua metà. Viene utilizzato soprattutto per la realizzazione di coltelli di tipo tattico e militare. Quando non presenta uno smusso secondario si è in presenza di un bisello di tipo scandinavo, più facile da affilare grazie alla superficie maggiore della sua lama.

4.Chisel Grind

Si tratta di un bisello che ricorda la forma di uno scalpello.

Da un lato la sua superficie è piatta, mentre dell’altro ha un bordo angolato di 30-40 gradi. Spesso viene utilizzato per realizzare i coltelli da cucina in stile giapponese. Coltelli realizzati in questo modo, sono disponibili sia per mancini che per destrimani. E’ facile da affilare e si trova utilizzato su lame tattiche.

5.Double bevel or compound bevel

Lame di questo tipo presentano uno smusso particolare, simile a quelle del chisel grind e del flat grind.

Hanno una migliore capacitò di taglio e sono fortemente resistenti alla scheggiatura. Questo tipo di bisello compare spesso sulle spade katana giapponesi. Possono avere delle angolazioni che vanno da 14-16 gradi e che possono arrivare fino al 40, in rispetto ai valori indicati nella norma ISO 8442.1.

6.Convex Grind

I biselli di forma convessa si caratterizzano per una forma a cono, che si presenta in modo opposto rispetto alla versione flat.

Questo permette di avere a disposizione una quantità maggiore di metallo, che rende il bordo più forte. Si tratta di lame che necessitano spesso di essere affilate. E’ la lama più resistente in assoluto e per questo motivo anche la più diffusa.

Manico

Ogni buon coltello per sopravvivenza, per essere di qualità, deve avere anche un buon manico.

Questo avrà il compito di mantenere una presa salda della tua mano, anche quando le condizioni non saranno ottimali, come ad esempio quando il manico sarà bagnato. Sono da sconsigliare i manici in plastica, infatti, anche se a prima vista possono sembrare saldi, compromettono seriamente la stabilità della lama.

Il materiale migliore che possa essere utilizzato per realizzare i manici di questo tipo di coltelli è quello sintetico, in polimeri o con fibra di nylon. Questi materiali sono infatti anche molto resistenti. Ti consiglio di scegliere il manico del tuo coltello valutandone con attenzione la tramatura, infatti un grip particolare andrà di certo a rendere la tua presa ancora più salda.

Nonostante i puristi del settore non siano d’accordo, sono da sconsigliare manici realizzati con materiali naturali, che andranno a compromettere la durata e la resistenza nel tempo del manico del tuo coltello.

Tipo di metallo

Uno dei punti cruciali nella scelta di un coltello da sopravvivenza è quello che riguarda il tipo di materiale utilizzato per la sua realizzazione.

Il tipo di acciaio utilizzato infatti ne influenzerà la resistenza, la forza della lama, le difficoltà relative all’affilatura e per quanto tempo questa si manterrà ottimale. Principalmente si parla di acciaio, acciaio inox e acciaio al carbonio.

Le versioni inossidabili saranno meno dure, ma più resistenti all’attacco della ruggine. Di contro la variante al carbonio potrà essere resa molto tagliente, il che unito alla sua resistenza ne fa un prodotto top, ma ci sono anche dei lati negativi, infatti l’acciaio al carbonio necessita di manutenzione costante per riuscire a contrastare l’attacco della ruggine.

Eccoti le due varianti di acciaio tra le quali ti consiglio di scegliere: CP154, tra gli acciai inox e A2 tra quelli al carbonio.

Fodero

Per tutti quelli che scelgono un coltello a lama fissa ci sarà la necessità di avere un fodero dove riporre il coltello.

Nella scelta del modello migliore ti consiglio di valutare 3 cose.

  1. La prima è la presenza di un cinturino, da posizionare sul manico del coltello, per evitare che questo possa scivolare fuori dal fodero.
  2. Per seconda cosa controlla che ci sia un passante per poter agganciare il fodero con sicurezza alla tua cintura.
  3. Ultimo aspetto da considerare, ma non meno importante, è la presenza di un qualsiasi laccio per poter trasportare il coltello attaccandolo alla cinghia dello zaino oppure agganciandolo dove ti sembrerà più opportuno.

Tutte quante le valutazioni circa il fodero potrai invece eliminarle totalmente se deciderai di andare ad acquistare uno dei modelli di coltelli survivor pieghevole.

Lama fissa o richiudibile?

Questo dubbio amletico circa la scelta del giusto coltello da sopravvivenza può essere risolto.

I modelli richiudibili hanno in se dei vantaggi, legati per lo più alla leggerezza e dimensione, che sono ridotte, ma hanno anche un grosso difetto, cioè un’eccessiva fragilità nel punto di giunzione.

Anche se in commercio ce ne sono di modelli che vengono garantiti come resistenti a tutto, è sempre meglio scegliere una versione a lama fissa, che oltre che durare di più, ti permetterà di averla immediatamente a disposizione, senza dover aprire il coltello, cosa questa fondamentale in caso di situazioni di emergenza.

Cosa evitare nei coltelli da sopravvivenza

Il coltello da sopravvivenza può essere utilizzato per un gran numero di compiti.

Quando un coltello non è adatto a questi scopi significa che non è un buon prodotto. Ti consiglio di non acquistare mai un coltello da due soldi, magari preso dall’inpeto di vederlo racchiuso in una bella confezione o a causa della sua forma particolare. Un prodotto di scarsa qualità infatti si romperà dopo poco tempo e si rivelerà inadatto a quello che è lo scopo per cui l’avevi acquistato.

Il Miglior Coltello da Caccia a Lama Fissa o Pieghevole

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coltello da cacciaLo svolgimento di un’attività come la caccia, necessita di un equipaggiamento ben preciso, dove spicca il coltello da caccia.

Questo utensile avrà infatti una grande utilità per i cacciatori, che lo useranno spesso nella pratica di questa attività sportiva.

Nei negozi che si occupano della vendita di articoli per la caccia ne troverai di molte varianti, dalle diverse caratteristiche tecniche e quindi anche dal prezzo che potrà essere economico, fino ad arrivare a cifre importanti, ma per oggetti che ne valgono davvero la pena.

Scegli il modello per te seguendo quelle che sono le tue specifiche necessità e non seguire la moda del momento.

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Come scegliere un coltello la caccia?

Entrando in un negozio che si occupa della vendita di coltelli da caccia noterai subito come ce ne siamo disponibili di molte tipologie.

Per scegliere nel modo corretto dovrai valutarne alcuni aspetti, come ad esempio la lunghezza, il materiale, il design della lama e l’impugnatura. Saranno infatti queste qualità che faranno di un comune coltello per la caccia un prodotto di qualità.

Dimensione

La dimensione del coltello che andrai ad utilizzare per la pratica della caccia può variare.

Questo aspetto andrà ad influenzarne altri, come la facilità di trasportarlo e gli utilizzi per i quali si potrà usarlo. Infatti per la caccia di animali di piccole dimensioni sarà sufficiente un oggetto di dimensioni ridotte, ma le cose cambieranno in modo sostanziale nel caso di caccia di animali grandi, come le alci.

Di solito la misura che si presta in modo ottimale a molti tipi di utilizzo non deve essere mai inferiore ai 9 cm circa (3,5 pollici).

Design della lama

Importante, al momento della scelta di un coltello che verrà utilizzato nella pratica della caccia, è andare a valutare con attenzione quello che è il design della sua lama.

Principalmente si parla di coltelli con lama dal design skinning, drop point e clip point; andiamo a vederle e conoscerle meglio insieme.

Drop Point

coltello da caccia drop point

Le lame con design drop point sono adatte alla caccia di animali di grandi dimensioni; si caratterizzano per una lama dalla forma ricurva che permette di scuoiare vari tipi di animali. La forma della lama rende il lavoro di scuoiatura più veloce e semplice, andando a ridurre al minimo lo spreco di carne. I coltelli con lama drop point si utilizzano anche per spezzare le ossa, senza dover ricorrere ad una sega.

Clip Point

coltello da caccia clip point

Le lame che hanno un design clip point si presentano invece con una forma decisamente più sottile e piatta. Non si prestano ad operazioni come eviscerazione e scuoiatura, ma il loro design, che ricorda molto un coltello di tipo comune, li rende versatili, quindi utilizzabili anche per scopi diversi rispetto a quelli caratteristici della caccia.

Skinning

coltello da caccia skinning

L’ultima tipologia di lama è quella conosciuta con il nome di skinning. Già il suo nome ci dice quello che è la loro funzione primaria, cioè la scuoiatura di animali di dimensioni medio/grandi. Rende molto più semplici alcune operazioni, ma dalla sua ha anche il fatto che si adatta anche ad altri utilizzi. Alcune lame presentano un gancio, che viene utilizzato per semplificare le operazioni di eviscerazione degli animali. Ci sono in commercio anche coltelli che permettono di cambiare più lame, permettendo così al cacciatore di poter montare quella che è più adatta all’operazione che deve compiere al momento.

Tipo di materiale

Un coltello che sia affidabile e che duri per molto tempo, accompagnandoti nelle tue battute di caccia, deve essere realizzato utilizzando un buon materiale.

La lama di questi prodotti è sempre realizzata in acciaio; in commercio ce ne sono di varia tipologia. E’ un materiale duraturo, che resiste al tempo e con una buona resistenza anche alla corrosione.

Le tipologie di acciaio migliori, tra cui potrai scegliere sono:

1. S30V: è l’acciaio migliore, quello che garantisce i massimi livelli in fatto di durezza e resistenza al tempo ed allo formazione di ruggine. Vista la sua durezza i coltelli realizzati con questo materiale sono difficili da affilare.
2. 154CM: è una variante di acciaio che ha un alto valore di carbonio al suo interno. Anche in questo caso si tratta di un materiale molto resistente all’usura e che durerà molto nel tempo. Tra gli acciai è però la versione più fragile e per questo motivo viene utilizzata soprattutto per creare lame di dimensioni ridotte.
3. VG-10: È molto simile al 154CM, ma ha una maggiore resistenza alla corrosione.
4. 420HC: è un acciaio a medio carbonio. Resiste alla corrosione, ma è meno duro delle versioni precedenti e quindi si presta meglio per essere affilato.

Manico

Il manico è la parte del coltello con il quale la tua mano sarà in diretto contatto, e attraverso la quale lo manovrerà.

Per questo motivo è necessario che sia confortevole e che ti permetta di avere una presa ottimale anche in situazioni estreme, come, ad esempio, quando è bagnata.

La resistenza all’umidità è importante anche per un altro motivo, infatti questo la renderà più durevole e quindi andrà ad allungare la vita del tuo coltello.

I materiali migliori non sono quindi quelli naturali (legno, ossa o pelle), ma bensì quelli sintetici come il nylon, i polimeri o la plastica gommosa. Questi ultimi, oltre che più adatti alla situazione di uso sono anche economici, leggeri e praticamente eterni. Il manico migliore resta però sempre quello che per te è più comodo da impugnare.

Coltello da caccia con lama fissa o richiudibile?

Uno dei dubbi più comuni che si presenta tra chi sta per acquistare un coltello da caccia è se sia meglio scegliere una versione a lama fissa oppure sia meglio un modello richiudibile.

Partiamo dal lato tecnico. I primi si presentano con un struttura fissa, mentre i secondi hanno una lama che si muove su di un perno fissato sul manico.

I modelli a lama fissa hanno molti vantaggi:

1. In primis hanno una maggiore resistenza, che permette di utilizzarli per usi più intensivi, infatti la tensione si scarica proprio sul manico.
2. Essendo costituiti di un pezzo unico, sono molto più robusti e resistenti e si puliscono in modo più facile.

I contro sono invece:

1. Legati alle dimensioni, che sono ingombranti
2. Al fatto che necessitano di un fodero dove riporli.

Anche i modelli richiudibili hanno però dalla loro molti vantaggi.

1. Le loro dimensioni ridotte ne favoriscono il trasporto, che avviene anche con il massimo della sicurezza.
2. Per aprirli basta, molto spesso, un solo gesto di una mano.
3. I coltelli richiudibili sono il prodotto consigliato per chi vuole qualcosa da usare per varie attività e non solo per la caccia.

Hanno anche degli aspetti negativi, infatti

1. Non sono molto facili da pulire, cosa svantaggiosa, pensando al fatto che sangue e tessuti potranno depositarsi ovunque
2. Essendo formati da due distinti pezzi, sono indubbiamente dei prodotti più fragili

Scopo di un coltello da caccia

Lo scopo che andrai a fare del coltello da caccia è il punto di partenza per fare la scelta corretta.

Se sei alla ricerca di qualcosa di generico, adatto ad essere utilizzato anche in campeggio, ti consiglio di scegliere un coltello a lama fissa o forse ancora meglio uno di quelli multiuso, che potranno aiutarti sia nel tagliare la carne, ma anche per lavorare in campi dove è necessaria una maggiore precisione.

Nel caso in cui invece tu abbia bisogno di un coltello da caccia classico dovrai andare a sceglierlo in relazione a quella che è la taglia degli animali a cui darai la caccia. Quindi un buon drop point se avrai intenzione di cacciare animali di grandi dimensioni, mentre un clip point ti sarà sufficiente per la cacciagione, i conigli o gli scoiattoli.

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Diversi coltelli da caccia per diversi utilizzi

Le cose che si possono fare utilizzando un coltello per la caccia sono varie e diverse tra di loro.

Ognuna di queste ha però un modello specifico di coltello per riuscire a svolgerla al meglio. Ci sono coltelli specifici per l’eviscerazione, altri adatti per spellare, per disossare, altri ancora adatti per la macellazione per finire con quelli di uso più generico.

Ogni versione si contraddistingue per una lama specifica, che va a semplificare al massimo lo svolgimento di ognuna di queste operazioni.

Eviscerare

Togliere le viscere dell’animale, ma senza eliminare la carne, è importante per ogni cacciatore.

Per lo scopo di sono dei coltelli che si caratterizzano per la presenza, sulla punta della loro lama, di un gancio, che permette di fare tagli netti.

Spellare

I coltelli per spellare si caratterizzano per una lama sottile e ricurva.

Questa ti permetterà di eliminare la pelle, ma senza strappare i muscoli o i tessuti addominali. Permette di svolgere operazioni che richiedono una certa precisione.

Disossare

I coltelli per disossare sono un’altra tipologia.

Questi si utilizzano una volta che l’animale è stato spellato ed eviscerato e servono per andare a staccare la carne dalle ossa. Si tratta di un coltello che non deve mai mancare nell’equipaggiamento di un cacciatore.

Da macellazione

L’ultima fase a cui si sottopone la carne è la macellazione.

Questa operazione ha bisogno dell’utilizzo di un coltello che permetta di fare tagli netti e precisi. Le tecniche con cui si possono macellare gli animali sono varie, ma in ognuna serve sempre un buon coltello.

Coltello da caccia per tutti gli usi

Se cerchi un coltello più versatile te ne serve uno di questo tipo.

Le sue caratteristiche principali sono le dimensioni, ridotte, per permettere di trasportarlo con maggiore facilità, ed il suo peso, che non deve essere eccessivo. Fai però attenzione che non sia troppo piccolo, perché potrebbe non essere adatto all’uso che vuoi farne.

Conclusioni

Il coltello da caccia nasconde un universo di tipologie, usi e materiali.

Avere ben chiara alla mente quello che è l’uso che avrai intenzione di farne è quindi il punto di partenza da cui partire per fare la scelta migliore di cui non doversi mai più pentire.

Caratteristiche dei Migliori Coltelli Militari

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L’idea alla base dei coltelli militari da sopravvivenza proviene dal coltello da combattimento Fairbairn-Sykes della seconda guerra mondiale, un coltello che è stato utilizzato dall’aviazione.

Il Fairbairn-Sykes è stato utilizzato per una moltitudine di compiti, per combattere, ma anche come coltello da campo. Questo coltello aveva la forma di un pugnale, con una lama a doppio taglio ed un design che i moderni coltelli da sopravvivenza non usano più.

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In sostanza, un coltello di sopravvivenza contemporaneo è un coltello da caccia aggiornato, in grado di sopportare usi più estremi ed è anche più versatile. Il design a doppio bordo è stato abbandonato, ed anche la sua funzione principale è cambiata, da un coltello da combattimento ad un attrezzo multiuso.

Steel Recon Scout SK-5La migliore lama da sopravvivenza deve essere in grado gestire una moltitudine di compiti (tra le quali anche l’autodifesa), quindi bisogna scegliere il coltello con attenzione.

La progettazione di un buon coltello è essenziale, quindi è necessario sapere cosa si sta cercando in un coltello militare, prima di acquistarlo. La migliore lama di sopravvivenza dovrebbe avere il design di un coltello da caccia, ma utile come coltello da campeggio per i lavori all’aperto come per tagliare il legno, da utilizzare in caso di emergenza, ed anche uno strumento tuttofare.

Ora, diamo uno sguardo più dettagliato:

SOG CreedIl coltello da caccia viene usato per scuoiare la pelle, pulire e preparare l’animale e deve avere una buona presa anche quando avete la mano intrisa di sangue, infatti un manico scivoloso potrebbe scappare e ferirvi, magari mentre vi trovate in un posto remoto dove i soccorsi potrebbero non arrivare in tempo.

La lama dovrebbe presentare una scanalatura, in modo da permettere al sangue di fluire quando si sta tagliando. Dal momento che il coltello sarà spesso sporco di sangue e budella, si dovrebbe comprare una lama in acciaio inossidabile, resistente alla corrosione ed evitare quelli in acciaio al carbonio.

Il coltello da campeggio ha una lama molto tagliente e sarà utilizzato per tutte le faccende immaginabili, dalla preparazione del cibo, a scavare e tagliare la legna. Lo spessore della lama è molto importante per questo tipo di coltello, una lama grossa conferisce resistenza all’usura e dona una grande forza complessiva. La lama deve essere spessa e l’acciaio non deve essere fragile, altrimenti potrebbe rompersi quando utilizzate il coltello in modo estremo. Un’altra buona caratteristica in un coltello da campeggio è un pomello solido, esteso dal codolo, in quanto protegge la maniglia dal deterioramento quando si sta martellando e può essere utilizzato per vari compiti, come aprire l’aglio o una conchiglia.

KA-BAR Johnson Adventure BaconmakerUn coltello militare viene utilizzato per il taglio di oggetti, per liberare persone intrappolate all’interno di un auto / aereo, dopo un incidente ed anche per altre situazioni. La portabilità è importante in questi casi; quindi è necessario scegliere con attenzione le dimensioni, il peso e ingombro del vostro coltello. Un coltello grande, sarà difficile da portare in giro, diventando solamente un ingombro poco utile.

Tutti i coltelli sopra elencati hanno le qualità da ricercare nei coltelli militari, idealmente dovrebbe essere in grado di fare tutti i lavori, ma a seconda dell’utilizzo del coltello, potreste non aver bisogno di tutti i settori di lavorazione.

Caratteristiche principali per cercare il miglior coltello militare

CELTIBEROBLACK

Il codolo è quella parte della lama che si estende fino al manico. Un buon coltello da sopravvivenza ha il codolo pieno che lo rende robusto, in grado di subire qualsiasi pressione, sempre usandolo correttamente.

Il manico deve essere ergonomico, aderente alla mano e fatto di un materiale molto resistente, che assorba gli urti e le vibrazioni tuttavia non deve deteriorarsi in qualsiasi condizione climatica immaginabile. I migliori sono quelli realizzati in Kraton, G-10 e Mycarta. Quelli in metallo sono eccellenti anche se sono ricoperti in gomma per una buona aderenza.

Il pomello aggiunge stabilità al coltello militare, oltre a consentire di usarlo come un martello, migliora il peso e l’equilibrio alla lama.

L’acciaio deve essere di alta qualità, meglio se di una lega di acciaio inossidabile, che abbia una durezza di un acciaio al carbonio e la resistenza alla ruggine di un SS. La migliore varietà è l’acciaio inossidabile con alto tenore di carbonio, come il VG10, ma questi coltelli saranno i più costosi.

Lo spessore della lama è un fattore importante perché per utilizzi pesanti, la lama si potrebbe storgere o spezzare.

La scanalatura permetterà al sangue di fuoriuscire durante la scuoiatura, rendendo quindi il vostro lavoro più facile.

Il peso deve essere ragionevole se si prevede di portare il coltello con voi sempre, un buon coltello survival non deve pesare più di 1 chilo. Ovviamente, dipende dalla vostra preferenza personale e sulla vostra dimensione fisica.

La dimensione del coltello è essenziale, si dovrebbe stare lontano da enormi lame di sopravvivenza, una lama da 10-13 centimetri è più che sufficiente per qualsiasi operazione immaginabile, dalla difesa al tagliare la legna. Un grande coltello è difficile da trasportare e pesa di più (tranne per Rambo!).

Il fodero è molto importante, i migliori sono quelli realizzati in nylon con inserti Kydex. Questo tipo di materiale composito molto resistente all’usura e perfetto per qualsiasi clima.

La Scelta del Coltello Militare Perfetto

Coltello Misc Medium

1. Devo sottolineare ancora una volta, i migliori coltelli militari sono a lama fissa, con il codolo pieno. Sicuramente non vuoi che il tuo strumento essenziale per la sopravvivenza si spezzi in due, situazione che potrebbe capitare con un coltello a scatto. Come regola generale, i coltelli da sopravvivenza pieghevoli hanno una vita più breve, lame più sottili, hanno una probabilità molto più alta di rompersi sotto pressione. E’ importante notare che una lama da sopravvivenza fissa che non dispone di un codolo pieno può rompersi come i coltelli richiudibili perché la lama e il manico non sono costituiti dallo stesso pezzo di metallo.

2.Il coltello a lama fissa deve avere un pomo alla fine del manico, questo dà una forza tremenda quando lo si usa come martello.

3. Una impugnatura ergonomica ed aderente è un altro fattore essenziale in un coltello. Il manico deve essere ben progettato, semplice e confortevole, creato per seguire la dimensione e la forma della mano e per offrire un buona tenuta in ogni situazione. Inoltre, sarebbe meglio se avesse un foro per inserire una cordicella.

4. Avete bisogno di una lama solida, con un buon spessore e con un trattamento termico di qualità. Il trattamento termico adeguato è essenziale per la massima resistenza. Queste caratteristiche conferiscono robustezza e resistenza all’usura.

5. L’acciaio di alta qualità nella lama è inoltre un elemento fondamentale quando si tratta di scegliere il miglior coltello da sopravvivenza a lama fissa. Ci sono molti tipi di acciai, ma il miglior acciaio per un coltello da sopravvivenza è in acciaio inox ad alto tenore di carbonio.

6. Le dimensioni contano in una lama di sopravvivenza. Come regola generale, più grande non è necessariamente migliore. Se si sceglie un coltello enorme, può diventare un fardello quando dovrete fare un lavoro dettagliato, come scuoiare selvaggina piccola o intagliare quando è richiesta precisione. Ovviamente, una piccola è la lama riuscirà a fare solo lavori di media forza. La dimensione complessiva ideale per il miglior coltello a lama fissa da sopravvivenza è tra i 23-25 centimetri.

7. La punta deve essere appuntita, non comprate punte angolate, uncinate o arrotondate. La punta è essenziale per l’autodifesa e non compromette la capacità di colpire spinta attraverso la folta pelliccia o vestiti. La punta diventa anche essenziale per togliere schegge o per forare.

8. La lama deve essere ad affilatura unica e non a doppio taglio, visto che potrebbe rendere alcuni compiti più difficili da eseguire.

In conclusione, se stai cercando il miglior coltello militare, si dovrebbe tener conto di tutte le caratteristiche che ho citato sopra; Lo so, non è un compito facile, ma non è impossibile. Inoltre, comprate un coltello di alta qualità al quale si possa affidare la vostra vita, state lontano da imitazioni a buon mercato.